Il blog del circolo Arci più famoso della bassa!!!!!

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martedì 25 novembre 2008

10/12/2008 60° ANNIVERSARIO DELLA DICHIARAZIONE DEI DIRITTI UNIVERSALI DELL'UOMO (art.1)



dal 10 novembre al 10 dicembre
30 giorni = 30 articoli ...più uno...

I Diritti Umani non si celebrano. Si realizzano. Costruiamoli insieme, dal basso.

Articolo ZERO: "IO SONO PERCHE' SIAMO"

LA MARATONA DELL'ARCI PER I DIRITTI UMANI:
ogni giorno un segno, una voce, un'azioneper TUTTI.


La Dichiarazione Universale dei DIritti Umani fu approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948 a New York. Sanciva i diritti che appartengono a tutte le persone, per la sola ragione di essere al mondo, e che le istituzioni devono garantire. Quest’anno dunque compie sessanta anni.
Vi invitiamo a leggerla. E’ breve e semplice. Dedichiamole qualche minuto di attenzione.
Facciamolo insieme, giorno per giorno, un articolo al giorno.
Nel 1948 l’ONU era appena nata, ed era composta soltanto dalle nazioni alleate che avevano vinto la Seconda Guerra Mondiale. Le più grandi erano potenze occupanti. In Urss c’era Stalin. Molti possedevano ancora imperi coloniali in Africa e in Asia. C’erano Stati Uniti e Unione Sovietica, che poi spesero i decenni successivi a consolidare il loro potere sul mondo in tutti i modi possibili, con le guerre, l’economia, le dittature.Eppure, appena usciti dalla guerra, quegli stati scrissero una Dichiarazione che vincolava le istituzioni a realizzare pienamente i diritti delle persone, la loro dignità e il loro benessere. Perché lo fecero? Per anni avevano scelto di non guardare alla persecuzione e allo sterminio nazista di ebrei, rom, omosessuali, dissidenti politici. Erano minoranze, e le avevano lasciate al loro destino. Sbagliarono, e tanto. La guerra alla fine aveva travolto tutti. Anche i vincitori avevano perso milioni di cittadini, soldati e civili. Avevano scelto di buttare su Hiroshima la prima bomba atomica. Avevano visto l’Olocausto.Ancora in mezzo alle macerie, scelsero di scrivere solennemente ciò che la storia aveva loro insegnato. Che non c’è pace né sicurezza per nessuno senza il rispetto dei diritti umani di tutti. Leggiamoli, gli articoli della Dichiarazione. Non riguardano solo la protezione degli ultimi, dei milioni di poveri e di esclusi. Riguardano ciascuno e ciascuna di noi.Il diritto a un lavoro sicuro e dignitoso, a una casa, alla pensione, alla salute, all’istruzione, a una giustizia giusta, alla partecipazione politica non sono forse ciò di cui la stragrande maggioranza di noi ha ancora oggi bisogno? Sono in tanti a dire che non ci sono le risorse necessarie per affermare i diritti di tutti. Non è vero.Oggi le risorse e le competenze tecnologiche sono tali e tante da poter assicurare a ogni individuo una vita buona, se enormi quantità di ricchezza non si concentrassero in poche mani. Certo, sono passati sessanta anni. La cultura dei diritti si è evoluta. L’Onu negli anni ha approvato Convenzioni contro la discriminazione delle donne e quella razziale, per i diritti dell’infanzia, delle persone disabili, dei lavoratori migranti, contro il lavoro forzato, per la protezione della biodiversità e delle diversità culturali. E oggi, con il pianeta a rischio di collasso, ci sarebbe bisogno di una Dichiarazione Universale sul diritto del Pianeta Terra a vivere, a non essere ucciso dalla nostra follia. Ci sarebbe bisogno, soprattutto, che ciascuno di noi decidesse di non rinunciare più ai diritti che ci spettano.E che ci unissimo a tutte le persone che hanno bisogno di affermare i propri, senza escludere nessuno e nessuna.Una grande alleanza per i diritti di ogni persona al mondo è la sola via per proteggere i nostri. Per non ripetere gli errori, e gli orrori, di chi è venuto prima di noi.
Buona Lettura.


Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

Preambolo

Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo;

considerato cheil disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell’umanità, e che l’avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell’uomo;

considerato cheè indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l’uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l’oppressione;

considerato cheè indispensabile promuovere lo sviluppo di rapporti amichevoli tra le Nazioni;

considerato chei popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti umani fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana, nell’uguaglianza dei diritti dell’uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un miglior tenore di vita in una maggiore libertà; considerato chegli Stati membri si sono impegnati a perseguire, in cooperazione con le Nazioni Unite, il rispetto e l’osservanza universale dei diritti umani e delle libertà fondamentali;

considerato cheuna concezione comune di questi diritti e di questa libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni;

l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite

proclamala presente Dichiarazione Universale dei Diritti Umani come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l’insegnamento e l’educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l’universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione.


Articolo 1
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti.Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.